- La Sindrome di Tourette (ST) è un disturbo del neuro-sviluppo che diventa evidente nella prima infanzia o nell’adolescenza e che permane, non frequentemente, nell’età adulta.
- È caratterizzata da tic motori o sonori, improvvisi, rapidi, aritmici, ricorrenti, involontari che si evidenziano, anche in maniera non continuativa, per una durata superiore ai 12 mesi.
- La ST non è rara.
- Stime attuali indicano che da 0,3 a 1 bambino su 100 è affetto da ST.
- La ST non mette in pericolo la vita del bambino/ragazzo.
- Si evidenzia inizialmente nei bambini di età scolare – il primo episodio di tic motori o sonori viene registrato a circa 4-6 anni con un peggioramento generalmente all’età di 10-12 e, nella maggior parte dei casi grazie alla capacità del tourettiano di controllarli, si riducono intorno ai 21 anni di età.
- Colpisce i maschi con un’incidenza circa tre volte maggiore rispetto alle femmine.
Può essere di 3 tipi:
- Pura–presenza di soli tic
- Complessa – presenza di tic motori e sonori complessi (es. ripetizione di parole udite, pronuncia di frasi poco contestualizzate o espressioni oscene)
- Plus–tic dalla forma complessa con disturbi psicopatologici
Spesso viene sotto-diagnosticata o diagnosticata dopo mediamente 7 anni dai primi sintomi.
Comorbidità
I tic motori e sonori sono solo la punta di un iceberg alla base del quale troviamo diversi disturbi psicopatologici. Diverse evidenze cliniche riportano che l’80% dei tourettiani soffrono di tali disturbi.
La più comune comorbidità è il disturbo da inattenzione ed iperattività (DDAI o ADHD) caratterizzato da:
- ridotta capacità di concentrazione
- tendenza ad agire prima di aver riflettuto
- eccessiva attività motoria e della parola improvvisa e inappropriata.
La seconda comorbidità più frequente è rappresentata dal disturbo ossessivo compulsivo (DOC o OCD) caratterizzato da:
- pensieri ossessivi, impulsivi assillanti, angoscianti che causano ansia e disagio
- compulsioni – comportamenti ripetitivi (es. continua necessità di lavarsi le mani, riordinare gli oggetti sempre nella stessa posizione, accendere e spegnare le luci un certo numero di volte prima di entrare o uscire da una stanza).
Come il disturbo ossessivo compulsivo anche l’attacco di rabbia è considerata una comorbidità frequente; questa è caratterizzata da:
- esplosione improvvisa, violenta, immotivata e sproporzionata che si verifica a fronte di un accadimento minimo; esempi:
- aggressività verso i genitori
- comportamenti distruttivi: colpire il muro, rompere o lanciare oggetti, prendere a calci oggetti o persone
- mortificazione del tourettiano dopo l’evento di rabbia. Spesso sono associati alla Sindrome di Tourette anche i cosiddetti disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), contraddistinti da una diversa gravità ma non legati all’intelligenza del soggetto; questi sono caratterizzati da:
- dislessia: disturbo nella capacità di leggere in maniera adeguata
- disortografia: disturbo nella capacità di scrivere in maniera adeguata l’ortografia
- disgrafia: disturbo nella capacità di scrivere in maniera leggibile
- discalculia: disturbo nelle abilità numeriche e matematiche
- difficoltà di imparare informazioni in sequenza.
Molto spesso sono proprio queste comorbidità a disturbare di più il soggetto tourettiano, che potrebbe convivere piuttosto bene con i suoi tic ma non riuscire ad avere una vita serena a causa proprio delle comorbidità.
Il Medico Specialista potrebbe raccomandare di trattare prima una delle comorbidità, se più fastidiosa o problematica dei tic stessi.
La sindrome di Tourette
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